Attività

08/06/2015 - Essere siciliano nel Continente

Per completare il percorso sulla Sicilia e la sicilianità intrapreso in questo anno sociale 2015- 2016 abbiamo avuto ospite , presso la sede di S. Tommaso, l’attore palermitano Luigi Lo Cascio, protagonista di diversi film quali “I cento passi”, “La meglio gioventù”, “Marina”, “Il nome del figlio”, per citarne alcuni Nella sua appassionata relazione ha evidenziato il fenomeno che porta, soprattutto negli ultimi tempi , i siciliani a realizzarsi lontano dalla loro terra di origine, ma ha anche citato esempi di siciliani che della Sicilia e della loro sicilianità ne hanno fatto scopo di vita rimanendo sempre attaccati alla loro terra di origine.

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28/01/2012 - La storia in fondo al mare - Scoperte archeologiche nella Sicilia occidentale

Un museo dello sbarco americano in Sicilia nella seconda guerra mondiale: l’idea l’ha lanciata il dott. Domenico Macaluso, archeologo marino e ispettore onorario dell’Assessorato ai Beni culturali della Regione Siciliana. Macaluso ha supportato questa sua proposta mostrando le immagini di reperti unici ed eccezionali dallo stesso, in parte, recuperati nelle acque antistanti la costa mediterranea che da Porto Palo arriva a Ribera ed a Sciacca. Ecco qualche esempio di quanto ritrovato nel mare antistante Sciacca e Ribera: un caccia Macchi M.C.202 Folgore con mitragliatrici che rappresenterebbe un esemplare originale ed unico; un eccezionale Iunkers 88, bombardiere ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Junkers GmbH dalla metà degli anni trenta e che fu una delle colonne della Luftwaffe; il relitto di un B24 Liberator, uno dei bombardieri americani più importanti, abbattuto da caccia italiani e di cui è stato già recuperato uno dei motori. “Provate ad immagine – ha detto Macaluso – un museo con queste ed altre scoperte e provate a pensare ai contributi storico-culturali ed economici che una iniziativa di questo tipo produrrebbe”. Macaluso, con riferimenti precisi ad esperienze estere, ha sottolineato infatti l’interesse storico-culturale del patrimonio che nasconde il nostro mare, ma anche i risvolti occupazionali che da questo patrimonio potrebbero derivare anche semplicemente offrendo al turista la possibilità di vedere molto di più e di diverso rispetto a quel modesto 5% dei beni che abbiamo e che i nostri musei oggi offrono. E, ancora, sempre in termini di prospettive occupazionali: perché la Regione, con i fondi che ha a disposizione, invece di sponsorizzare telenovele, peraltro poco riuscite, non sostiene progetti per la realizzazione di documentari subacquei? E’ questo, ha spiegato Macaluso, un mercato in crescita e molto appetito soprattutto all’estero. Macaluso è intervenuto ad Alcamo, su invito del presidente del locale Rotary Club, Pier Luigi Di Gaetano, nel salone delle conferenze della Banca Don Rizzo, parlando sul tema: "La Storia in fondo al Mare" - Scoperte archeologiche nella Sicilia occidentale”. E diverse sono state le “chicche” proposte ad un uditorio attento e numeroso. Citiamo l’immagine della statuetta del Dio Melkart, dio fenico delle tempeste del XVII secolo avanti Cristo, trovata nel 1955 in acque internazionali ed oggi ospitata al museo Salinas di Palermo. “E’ straordinaria – ha detto Macaluso – e sicuramente meriterebbe maggiore visibilità”. Poi le immagini di un piatto speciale (uno simile al Louvre di Parigi). Il piatto è stato consegnato al Museo di Agrigento ma non è esposto nonostante la sua straordinarietà essendo ancora più interessante di quello del Louvre, perché rispetto a quello, è colorato. Nel piatto sarebbe rappresentata l’immagine dell’imperatore Eraclio e la croce gemmata che questo porta richiama l’iconografia cristiana, databile attorno al 335, come signum victoriae e legata al rinvenimento della “Vera Croce” da parte di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. E, poi, il ritrovamento dell’Angelika, il veliero greco che, proveniente da Marsiglia e diretto all’isola di Inousses, la notte tra il 6 ed il 7 febbraio 1906 naufragò nelle acque di Seccagrande, nella zona del Corvo in territorio di Ribera, provocando la morte di otto marinai. Dopo novant’anni l’Angelika è tornata far parlare di sé per il recupero di due stupende ancore del veliero con le quali è stato realizzato un monumento in memoria dei marinai greci. Tra gli altri riferimenti, ancora, Macaluso una citazione l’ha riservata ad una recente scoperta fatta nelle acque di San Vito Lo Capo: la savalia lucifica, un corallo nero che si illumina al tatto. Questa rarissima specie di corallo non era mai stata segnalata nel Mediterraneo. Insomma le ricchezze nel nostro mar Mediterraneo non mancano. E’ importante intanto proteggerle e conoscerle e, poi, perché no, sfruttarle anche per scopi economico- occupazionali. Nel corso della serata Enzo Nuzzo ha portato i saluti del Centro Studi don Rizzo, che ospitava la manifestazione, mentre Goffredo Vaccaro ha portato i saluti del Distretto Rotary Sicilia-Malta ed Enzo Russo quelli del Governatore.

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30/11/2009 - Salute orale

Conclusa l’indagine epidemiologica legata al progetto di “salute orale e prevenzione della carie dentale” portata avanti dall’apposita Commissione di Medicina preventiva del Rotary Club di Alcamo presieduta dal dott. Liborio Cruciata. Ad essere coinvolti, a partire dallo scorso mese di ottobre, sono stati i giovani studenti di seconda media che liberamente hanno scelto, autorizzati dai genitori, di aderire all’iniziativa. In totale sono stati 350 su 519, pari al 67,44% degli iscritti, gli alunni delle 22 classi di seconda media dei quattro Istituti scolastici alcamesi sottoposti a visita specialistica da uno degli undici odontoiatri, non tutti soci del Club, che hanno messo a disposizione, e gratuitamente, la loro professionalità ed il loro tempo. “Per ogni alunno – ha precisato il dott. Cruciata - è stata compilata una lettera personalizzata, nella quale, oltre ad evidenziare lo stato oro-dentale di ciascuno, sono stati dati i suggerimenti necessari ai genitori per aiutare i propri figli a curare la patologia cariosa laddove era presente. Della situazione generale d’ogni classe sono stati informati anche i dirigenti e i docenti che sono stati sollecitati ad intervenire in quei casi dove si erano riscontrate le anomalie più allarmanti”. Qualche dato: l’indice complessivo del DMF registrato è stato pari ad 1,36. La sigla DMF rappresenta un valore universalmente riconosciuto per quantificare la diffusione della patologia cariosa. Si riferisce al numero dei denti cariati (D = Decayed), mancanti (M = Missing) e otturati (Filled). La maggior parte dei ragazzi (65,43%) non ha presentato patologie, mentre il 34,57%) ha denunciato un qualche problema: 245 i denti cariati; 10 quelli mancanti e 220 quelli otturati. Un quadro che segna qualche progresso rispetto al passato? “Per i dati che sono a nostra disposizione, e che si riferiscono all’attività che il Rotary porta avanti da oltre un decennio, direi proprio di sì”, afferma il dott. Cruciata. “E certamente – aggiunge – ciò è legato alla maggiore attenzione che le famiglie hanno rispetto alla igiene ed alla cura dentale. Un fatto al quale, se mi permette, ha contribuito, probabilmente, anche l’attività di prevenzione e di sensibilizzazione che il Rotary porta avanti da anni”. Come siete stati accolti dai ragazzi? A loro va un plauso sentito da parte di tutti noi per il comportamento encomiabile e perché hanno dato prova di avere preso coscienza del problema che li riguardava. Un grazie per l’accoglienza riservataci, per il sostegno e la collaborazione va ai dirigenti, ai docenti ed ai genitori. Grazie anche ai colleghi medici odontoiatri, soprattutto a quelli non rotariani, che hanno dato la loro disponibilità a far sì che il progetto venisse realizzato, ed in tempi veloci. Ma non posso non ricordare il presidente del Club, dott. Francesco Bambina, e l’intero direttivo che hanno voluto, ancora una volta, il progetto perché, come ripetiamo da anni, è motivo di grande soddisfazione per il Club e per tutti noi medici odontoiatri se questa nostra azione di indagine e di sensibilizzazione porterà anche solo alla eliminazione di qualche carie”.

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